Poco prima delle 22:00 di giovedì 18 febbraio 2021, il rover Perseverance della NASA ha raggiunto il suolo di Marte, dopo aver viaggiato per 203 giorni coprendo una distanza di oltre 470 milioni di chilometri al termine di un lungo viaggio iniziato la scorsa estate. Il rover, grande più o meno quanto un SUV, ha effettuato una manovra piuttosto complessa in pochi minuti per rallentare la sua corsa e raggiungere la superficie marziana. Nei prossimi anni, Perseverance ci aiuterà a rispondere alla domanda delle domande: c’è mai stata vita su Marte?
L’altra domanda che invece poniamo noi traslocatori è: “Possiamo vivere su Marte?” E soprattutto: “Come avverrà il trasloco sul pianeta rosso?”
Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l’ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra. Pur presentando un’atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiali piuttosto basse, è il pianeta più simile alla Terra tra quelli che ci sono nel sistema solare. Inoltre, pur non avendo le stesse dimensioni del nostro pianeta, presenta l’inclinazione dell’asse di rotazione e durata del giorno simili a quelle terrestri. Tutte queste analogie hanno permesso agli scienziati della NASA di ipotizzare un trasferimento in loco.
Una sfida senza precedenti
La vita su Marte sarà molto diversa da quella terrestre. L’arrivo dell’uomo potrebbe essere preceduto da robot umanoidi capaci di creare un habitat adatto alla sopravvivenza di una colonia di astronauti. È un progetto che non ha eguali nella storia. Nessun tipo di ente spaziale aveva mai pensato di costruire una piccola base abitativa su un pianeta diverso dal nostro. Fino ad oggi, l’uomo si è sempre limitato a inviare nello spazio sonde o telescopi spaziali con lo scopo di conoscere tutto ciò che si trova vicino alla Terra e con l’intenzione di scoprire se esista qualche forma di vita simile alla nostra in giro per l’universo. Per di più, ora, nel nuovo progetto firmato Nasa, l’insediamento umano dovrebbe esser in grado di supportare la vita per circa un anno. Un tempo breve ma sicuramente utile per studiare e scoprire tanti segreti del pianeta.
Come avverrà il trasloco?
Ovviamente, siamo sul piano puramente teorico e fantascientifico (ma neanche troppo). Il trasloco potrebbe verificarsi con le stesse identiche modalità di un viaggio intercontinentale (qui il nostro articolo a riguardo). Avremo a che fare con dogane, servizio all’origine e a destino e, naturalmente, il trasferimento nella nuova abitazione. Invece di prenotare un volo aereo o stabilire una rotta navale bisognerà noleggiare uno space-shuttle e assicurarsi di portare nel nuovo pianeta tutto l’occorrente per vivere ma anche per sopravvivere qualora le cose dovessero rendersi complicate. Tirando le somme, la grande differenza sarà nei tempi. Per raggiungere Marte, distante di media circa 225 milioni di chilometri, ci vogliono dai 6 ai 9 mesi a bordo di un veicolo spaziale. Possiamo certamente ipotizzare in futuro dei tempi ridotti grazie al progresso della scienza e della tecnologia ma in ogni caso, per un trasloco su Marte, dovremmo armarci di tanta pazienza.
Nel frattempo, però, possiamo “scegliere” dove vivere nel nuovo pianeta grazie ad un tool di Google che permette di esplorare Marte in ogni suo piccolo particolare. Prima di cliccare, ricorda di indossare il casco da astronauta altrimenti non resisterai a lungo!