Vivere in Croazia: tutto ciò che devi sapere prima di trasferirti

La Croazia è una nazione moderna e accogliente, nonché il primo paese balcanico ad entrare nell’Unione Europea. È per questo motivo che molti italiani scelgono di trasferirsi lì, non solo per beneficiare dei vantaggi previsti sulle pensioni private. Coloro che decidono di cambiare vita e andare a vivere in Croazia lo fanno per la sua cucina, per il basso costo della vita e per la vicinanza all’Italia, il che rende facile tornare in patria ma anche vivere in un luogo che culturalmente rassomiglia al proprio paese d’origine.

Qui l’italiano è ampiamente diffuso sia tra quei residenti che appartengono alla minoranza linguistica italiana, sia per via degli espatriati. Vediamo allora tutte le informazioni necessarie per chi ha deciso di trasferirsi in Croazia.

Quali documenti servono per vivere in Croazia?

Per poter risiedere in Croazia per un periodo inferiore a 90 giorni e lavorare, è necessario possedere alcuni documenti che attestino la presenza di una residenza stabile, anche se temporanea, al fine di poter successivamente richiedere l’OIB, ovvero il codice fiscale croato. Con tale documento sarà possibile accedere a tutti i servizi disponibili.

Infine, per chi risiede in Croazia da almeno 6 anni sarà poi possibile richiedere la residenza permanente e, dopo 8 anni, la cittadinanza.

Il costo della vita in Croazia

Per ottenere una visione completa e comprendere se trasferirsi in Croazia corrisponda alle proprie specifiche esigenze, è importante comprendere il costo della vita nel paese. Si può cominciare affermando che il costo della vita generalmente è inferiore del 10% rispetto all’Italia. Per coloro che scelgono di trasferirsi in Croazia con la propria famiglia, è importante sapere che le scuole pubbliche sono gratuite e offrono corsi di croato per i figli degli stranieri, mentre le scuole private presentano costi molto elevati.

Vivere in Croazia presenta indubbiamente vantaggi e svantaggi, ed è per questo motivo che è importante continuare ad esplorare il tema del costo della vita nel paese, concentrandosi sulla questione degli affitti. Quest’ultima rappresenta una delle questioni più complesse da affrontare quando si prende la decisione di trasferirsi in maniera permanente in Croazia. Infatti, i prezzi possono variare considerevolmente a seconda della città e del periodo in cui ci si sposta. Le località costiere e turistiche, in particolare, registrano un notevole aumento dei prezzi durante la stagione estiva, il che si riflette anche sugli affitti a lungo termine nella maggior parte del territorio croato.

La qualità della vita in Croazia

La qualità della vita in Croazia è elevata, con servizi pubblici di alto livello, come un sistema sanitario che funziona molto bene e un’efficiente e conveniente rete di trasporti. È sempre consigliabile considerare l’opportunità di ottenere un’assicurazione sanitaria. Inoltre, è importante tenere presente che lo stipendio medio in Croazia è inferiore rispetto a quello in Italia, oscillando intorno ai 700-800 euro mensili. Questo è un fattore da considerare quando si pensa che il costo della vita potrebbe essere inferiore rispetto all’Italia.

Non è tuttavia possibile approfondire il tema della qualità della vita in Croazia senza parlare del mercato del lavoro, il quale è fortemente influenzato dal settore turistico, ovvero l’industria principale che sostiene l’economia del paese. In tal modo, le maggiori opportunità lavorative si trovano nelle località turistiche dell’Istria, della Dalmazia e nelle città come Dubrovnik e Zagabria. Trovare un impiego non è sempre facile, ed è importante notare che il tasso di disoccupazione croato è relativamente elevato rispetto a molti paesi dell’Unione Europea.

Infine, l’italiano è riconosciuto come seconda lingua ufficiale in Istria, molte scuole nella regione offrono corsi di italiano e classi in cui l’insegnamento avviene nella lingua italiana. Allo stesso modo, altre città e località della Croazia con una minoranza italiana, come Rijeka/Fiume, offrono scuole e corsi in italiano.

La tassazione in Croazia

Qui le imposte sul reddito delle persone fisiche sono divise in due diverse categorie con un’aliquota di circa il 20% per i redditi fino a 28.000 euro e di circa il 30% per le cifre superiori. Parlando delle persone giuridiche l’aliquota varia dal 12% al 18% a secondo del fatturato se superiore o inferiore ai 400.000 euro.

Infine, è bene sapere che le persone che svolgono attività di impresa o lavoro autonomo possono scegliere di pagare l’imposta sul reddito delle imprese. Viene richiesta una sovrattassa dal comune di residenza, con una percentuale che varia da città a città. Per chi sceglie di vivere a Zagabria, la capitale, la sovrattassa più alta è del 18%.

La tassazione della pensione in Croazia

Una scelta interessante consiste nel vivere in Croazia come pensionato, poiché ciò offre vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. Il costo della vita è mediamente inferiore rispetto all’Italia, con un risparmio stimato del 15%. Ottenendo la residenza fiscale, è possibile beneficiare di importanti agevolazioni fiscali sulle pensioni private, ottenendo un risparmio significativo rispetto alla tassazione italiana. Ciò è possibile grazie all’accordo tra la Croazia e l’Italia per evitare la doppia imposizione fiscale. Per ottenere la residenza fiscale in Croazia, è necessario risiedervi per almeno 183 giorni all’anno o avere una residenza permanente.