Prima di prendere in considerazione l’idea di andare a vivere in Alaska, è fondamentale avere accesso a una serie di informazioni che consentano di valutare la propria scelta in modo efficace e definitivo. Spostarsi in Alaska significa trasferirsi in una regione degli Stati Uniti caratterizzata da una straordinaria bellezza naturale, ma anche da un clima rigido che richiede una riflessione attenta. Esamineremo quindi tutte le informazioni utili e necessarie per coloro che hanno deciso di cambiare vita e avventurarsi in una delle ultime frontiere del mondo.
I documenti per vivere e lavorare in Alaska
Se hai intenzione di trasferirti in Alaska e cercare lavoro, è fondamentale seguire i giusti procedimenti e ottenere un visto o un permesso di lavoro dal governo degli Stati Uniti. Di solito, il visto è strettamente legato a un’offerta di lavoro, il che significa che sarà difficile ottenere il permesso per trasferirsi e vivere negli Stati Uniti senza avere un’occupazione garantita. In Alaska, è possibile trasferirsi temporaneamente e iniziare una nuova vita che potrebbe anche diventare permanente e stabile nel paese utilizzando una delle categorie H, L, O, P o Q. Questi permessi sono specificamente pensati per coloro che desiderano entrare negli Stati Uniti avendo già un datore di lavoro. Pertanto, si consiglia di iniziare la ricerca prima ancora di stabilirsi sul territorio dell’Alaska.
Per chi vuole fare di questo stato la sua residenza definitiva esistono delle ottime possibilità e buone notizie: l’Alaska non è molto popolosa e ottenere la residenza permanente qui può essere più semplice che in molti altri stati USA. È necessario, tuttavia, soddisfare i dei prerequisiti che prevedono:
- Un contratto di lavoro oppure una lettera d’intenti all’assunzione;
- un permesso di lavoro;
- la disponibilità di un veicolo.
Per ottenere il visto di lavoro è possibile fare richiesta tramite un’agenzia di sponsorizzazione che aiuta ad accelerare i tempi.
Vivere in Alaska: pro e contro
Vivere in Alaska ha i suoi pro e i suoi contro, e prima di prendere la decisione di trasferirsi in questo stato, è importante considerare attentamente le motivazioni e le condizioni esterne che portano a compiere questa scelta. Trasferirsi qui significa immergersi in un luogo meraviglioso, caratterizzato da una natura unica e straordinaria. Inoltre, grazie a un’adeguata specializzazione, è possibile inserirsi rapidamente all’interno del contesto lavorativo, nelle industrie locali e internazionali, che offrono incentivi fiscali vantaggiosi.
Le estati in Alaska sono rigogliose e regalano temperature gradevoli, con mesi di luce solare continua. I paesaggi si vestono di fiori colorati, e l’atmosfera è vibrante di attività all’aperto.
Inoltre, lo stato dell’Alaska ha previsto un importante incentivo per coloro che scelgono di trasferirsi e contribuire all’economia locale. Nel 1976 è stato istituito un fondo permanente utilizzando le royalties petrolifere, il quale viene distribuito tra gli abitanti dell’Alaska. Questo significa che c’è la possibilità di ricevere un bonus che potrebbe aggiungere qualche centinaio di dollari in più alle proprie entrate. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che lo stato dell’Alaska è esente da tasse. Tuttavia, per poter beneficiare di questo incentivo è necessario risiedere stabilmente in Alaska, evitando di allontanarsi dallo stato per più di 180 giorni e non aver commesso reati penali di alcun tipo.
Nonostante gli indiscutibili vantaggi e la spettacolare bellezza che aspetta oltre la porta, ci sono dei contro che devono essere presi in considerazione. Qui, il clima è estremamente rigido e glaciale, con temperature che possono scendere fino a -40/-50°C in inverno e lunghi periodi di luce o buio. Un clima del genere e i lunghi periodi di buio possono essere difficili da affrontare per chi non è abituato. Inoltre, l’Alaska presenta un tasso di criminalità abbastanza elevato se confrontato con le statistiche nazionali, ed è geograficamente isolata dalle altre nazioni.
Il costo della vita in Alaska
L’Alaska è uno dei cinque stati più costosi degli Stati Uniti d’America, principalmente a causa della necessità di importare molte delle sue materie prime e prodotti. Qui il costo della vita è generalmente elevato, con affitti e bollette che rappresentano le principali voci di spesa, in particolare per quanto riguarda l’elettricità.
Tuttavia, va notato che gli incentivi statali, l’assenza di imposte e le opportunità di lavoro abbondanti rendono l’Alaska un luogo allettante per migliaia di persone che desiderano trasferirsi ogni anno. In effetti, gli stipendi in questo stato sono in media il 24% più alti rispetto alla media nazionale, coinvolgendo tutte le categorie professionali.
Le migliori mete dove trasferirsi in Alaska
La scelta più semplice è immediata è optare per Anchorage ovvero la più grande città dell’Alaska, situata sulla Baia di Cook. Questa città è un importante punto di collegamento tra l’Alaska centrale e la parte occidentale, ed è rinomata per le sue risorse naturali e per le opportunità di lavoro offerte. Fairbanks, la seconda città più grande dello Stato, è più isolata e soggetta a variazioni di luce e temperatura più pronunciate, ma rappresenta comunque una delle migliori mete dove trasferirsi.
Infine, tra le altre città che è possibile prendere in considerazione, per chi decide di vivere in luoghi ancora più rurali vi sono:
- Juneau;
- Wasilla;
- Ketchikan.
Adesso che si hanno tutte le informazioni disponibili è possibile decidere seriamente di optare per un trasloco internazionale negli Stati Uniti grazie alla competenza e alla professionalità di Bliss Moving che offre soluzioni personalizzate e un aiuto lungo tutta la fase di gestione tecnica.