Che cos’è? Come si fa? Perché è così utile?
Decluttering è un termine inglese che indica “fare spazio”, “eliminare gli ingombri”. Ciò vuol dire non rimuovere semplicemente gli oggetti superflui, ma acquisire una vera e propria attitudine orientata all’essenziale.
Nell’articolo precedente vi abbiamo dato una serie di indicazioni utili sui pro e i contro che caratterizzano un trasloco in base ai diversi periodi dell’anno: autunno, inverno, primavera ed estate. Su questo, come abbiamo visto, incidono diversi fattori, che possono dipendere da esigenze di carattere personale, obblighi familiari ( soprattutto se nel proprio nucleo ci sono uno o più figli in età scolare), necessità lavorative ( legate alle date di inizio del nuovo lavoro) e molto altro. Resta certo che il periodo migliore per fare il decluttering è senza dubbio, né variabili, prima di un trasloco. Questa attività, non solo vi permetterà di ottimizzare tempo e spazio, ma addirittura di risparmiare del denaro! Vediamo come, partendo dalle origini.
LE ORIGINI
Karen Kingston è colei che, nel 1998 ha coniato il termine “space clearing” per indicare “l’arte di purificare e rivitalizzare le energie presenti negli edifici”. Ha sviluppato questa teoria e tecnica negli anni, diventandone la più grande esperta mondiale, e creando la sua scuola specifica per “Professional clutter clearing practitioner“. Lo space clearing quindi è un processo molto articolato e profondo, di cui il decluttering è solo il primo passo. Lo scopo è proprio quello di liberare lo spazio, e liberare l’energia vitale all’interno degli ambienti, in stretta connessione con i principi del Feng Shui. La Kingston ha concepito lo space clearing proprio come un rito, una cerimonia, costituita da 21 tappe, che quindi richiede tempo per essere realizzato e comprende la pulizia e la purificazione degli spazi a diversi livelli. All’interno del grande rito dello space clearing vi è questa prima tappa rappresentata dal decluttering, è cioè dall’eliminazione del disordine e delle cianfrusaglie, per riportare uno spazio alla vivibilità e alla funzionalità. Ma oramai quando si parla di decluttering si intende anche molto altro.

IL SIGNIFICATO
Fare decluttering significa porsi in modo nuovo di fronte agli oggetti che sostano da tempo immemore nella nostra casa. Porsi delle domande precise e rispondersi sinceramente. Ritrovare un rapporto autentico con i propri oggetti, riconoscere quello che ci serve, ci piace, ci fa stare bene, da quello che invece occupa abusivamente spazio fisico e mentale dentro di noi e dentro il nostro ambiente. Rappresenta un approccio nuovo alle cose, che si basa sul prendere delle decisioni e non lasciare che siano gli eventi o gli altri a decidere cosa può entrare nella nostra vita. Significa fare i conti con la propria identità, con quello che siamo stati e quello che vorremmo essere. Eliminare quello che soffoca la nostra essenza, e far emergere quello che di unico e prezioso abbiamo e siamo. Vuol dire affrontare i pesi del passato, dei ricordi, dei rimorsi, dei desideri infranti e lasciar andare ogni rancore e amarezza per un fallimento. Fare spazio al nuovo, togliendo quello che di vecchio e pesante ci trasciniamo dietro da troppo tempo. Aprirsi al futuro, rivelandosi disponibili ad accogliere quello che verrà.
Quello che più mina la salvaguardia di un ambiente armonioso e ben organizzato, è infatti legato alla quantità di oggetti che tendiamo a conservare, ma che in realtà non utilizziamo. Facile pensare ad armadi da svuotare e sacchi da riempire, molto meno metterlo in pratica. Se da una parte la voglia di una casa più libera e facile da gestire, soprattutto in vista di un trasloco, è tanto forte, dall’altra la paura di privarsi di cose che potrebbero tornare utili nella nuova abitazione, ci blocca e impedisce di iniziare una vera e propria “operazione leggerezza”. Il decluttering è infatti un’arma potentissima per migliorare, nel quotidiano, la nostra vita, il nostro benessere, e per farci tornare padroni dello spazio e del tempo, due cose preziose che il disordine e la bulimia dell’accumulo di oggetti ci fanno sprecare. Inoltre dopo aver fatto spazio, noterete che vi sentirete subito meglio e di buon umore. Un ambiente ordinato e pulito stimola la creatività e genera benessere al pari di quanto un ambiente disordinato e caotico genera malessere e svogliatezza.
Vediamo nello specifico come eliminare le cose che non ci servono prima di un trasloco.
Anzitutto è fondamentale analizzare con cura ogni singola stanza, scegliere su quale stanza si vuole iniziare a “lavorare” e pianificare il lavoro entro un determinato range di tempo. Poi bisogna selezionare tutti gli oggetti presenti nella stanza che abbiamo scelto e suddividerli in base a dei criteri, o scatole : da conservare, da regalare, da riciclare o da traslocare nella nuova casa. Per fare questo bisogna però porsi alcune domande fondamentali: “Può servire davvero?” e “Quante volte è stato utilizzato negli ultimi due anni?”. A questo punto gli oggetti che non servono o che non sono stati utilizzati di recente, verranno cumulati in un ulteriore gruppo in attesa che possiate disfarvene o sceglierne la destinazione più appropriata. Vedete, oltre a eliminare il superfluo, il decluttering permette di dare nuova vita a quello che non utilizziamo più, donandolo magari a chi ne ha più bisogno.
Non significa “buttare via tutto”, ma passare attraverso un processo decisionale che aiuta a conoscere i legami, di tipo pratico ed emotivo, che ci uniscono a ciò che possediamo e che ci spingono a compiere delle determinate azioni su essi. Secondo alcuni esperti di questa pratica, bisognerebbe addirittura conservare solo le cose che ci danno gioia e ringraziare gli oggetti che eliminiamo, prima di lasciarli andare, per ciò che ci hanno dato fino a quel momento. Una volta assorbito, lo schema di questo ragionamento può essere utilizzato per tutti gli ambienti domestici.
Forse fare decluttering vuol dire portare con sé solo la parte migliore della nostra vita?
Certamente un trasloco è sempre un momento delicato nel presente di chi lo affronta e richiede un enorme sforzo mentale e fisico. Chiunque è spaventato di fronte ad un cambiamento, perché in fondo ad esso galleggia sempre qualcosa di sconosciuto, che ha la capacità di rompere gli equilibri della quotidianità a cui eravamo abituati. Quando ci definiamo esperti di Global Mobility facciamo riferimento proprio a questo. Il carattere differenziante della nostra azienda non è fatto di parole, ma di concretezza, di rispetto e di cura verso la sfera emozionale di ogni persona e di ogni famiglia, coinvolta in un trasferimento in Italia e nel mondo. “Moving Emotions”, non è solo il nostro motto, ma il principio fondante del nostro lavoro, quello attraverso il quale trasformiamo il trasloco, in un’opportunità di scoperta verso qualcosa, piuttosto che in un destabilizzante salto nel vuoto. Con oltre 250 anni di esperienza collettiva e tre società specializzate, Bliss Corporation è un gruppo strutturato per coprire a 360 gradi ogni necessità del settore della Global Mobility e si fa custode indiscusso della vostra vita, della vostra memoria, dei vostri ricordi, restituendovi uno slancio di ottimismo e serenità unici con cui guardare al futuro. Partite dal decluttering, fate spazio al nuovo, eliminate i pesi del passato che soffocano il presente, semplificate, alleggerite, date sollievo alle vostre vite, lasciate andare.
Per altri consigli utili sul tuo trasloco e per scoprire di più su tutti i nostri servizi visita il sito www.blisscorp.it