Venti ore di volo effettivo separano l’Italia dall’Australia. Questa distanza rende proprio tutto così diverso? Viaggeremo da un paese all’altro per rispondere a tutte le vostre curiosità!
Il quadro generale ci presenta due tra i Paesi occidentali più sviluppati, con un’economia che si basa principalmente sull’agricoltura, sull’allevamento e sulla pesca. Entrambi possono vantare un clima mite e una cultura abbastanza omogenea. Ma caliamoci nei segmenti più piccoli della loro complessa struttura e andiamo a scoprire le differenze più influenti che li caratterizzano.
Carattere
In Australia c’è un clima molto positivo, per strada ci si saluta anche tra sconosciuti, se doveste trovarvi in una condizione di difficoltà, potete essere certi che qui troverete sempre qualcuno disposto a concedere il proprio aiuto. In Italia siamo invece tutti, almeno apparentemente, assorbiti dalla frenesia della routine quotidiana, meno attenti alle necessità dell’altro e tendenzialmente più schivi e diffidenti nei confronti delle persone che non conosciamo. In Australia infatti, gli italiani riscontrano spesso un grosso gap culturale, che si trasforma facilmente in difficoltà relazionale. Per rendervi più chiaro questo concetto, ci sentiamo di dirvi che un australiano medio, molto difficilmente si soffermerà a parlare con voi di temi che riguardano argomenti diversi dallo sport, il tempo o le più generali chiacchiere sulla vita di tutti i giorni. Dunque nonostante il mood positivo che si respira in Australia, manca la tendenza a condividere argomenti di un certo spessore, la maggior parte delle conversazioni rimarrà spesso su un piano abbastanza superficiale e si avrà difficoltà nell’instaurare forti rapporti di amicizia, se alla base non ci sono legami di lunga durata.
Orologio
Un’altra caratteristica differenziante tra i due Paesi, è l’orario! In Australia è tutto anticipato, si cena prima, i ristoranti non chiudono più tardi delle 22 anche durante il week end e moltissimi eventi sociali si svolgono in orari pomeridiani, piuttosto che serali. In Italia si mangia invece molto tardi e la maggior parte delle attività offrono i loro servizi fino a tarda serata. Capite quindi che per un italiano abituarsi a vivere in un paese come l’ Australia, può voler dire riorganizzare completamente la routine della propria vita. Ma continuando a guardare l’orologio, scoprirete che non solo in Australia ci sono 3 fusi orari diversi, aspetto certamente legato all’enorme estensione di questo continente, ma anche l’alternanza tra ora legale e ora solare non funziona allo stesso modo in tutti gli stati australiani.
Fuso orario
In Italia abbiamo un unico fuso orario valido per tutti e per chi ancora non lo sapesse, quando da noi è estate, in Australia è inverno, anche le stagioni dunque sono invertite! Se questa notizia vi ha fatto venire voglia di salire sul primo volo per abbandonare l’inverno e raggiungere il caldo clima australiano, dimenticate il nostro mare calmo, piatto e caldo! L’acqua è decisamente più fredda rispetto a quella italiana e tra un’onda e l’altra è casa di diverse specie marine, alcune anche molto pericolose per l’uomo. Vi consigliamo di fare sempre molta attenzione e di non trasgredire le regole, non solo quando si tratta di mare.
Leggi e restrizioni
In Australia infatti tutti ( o quasi ) rispettano le leggi, votare è un diritto, proprio come è stabilito dalla Costituzione Italiana, ma a differenza dell’Italia è anche un obbligo, al punto da arrivare ad essere multati in caso di mancato adempimento al voto. Il documento di riconoscimento serve praticamente a tutto, va esibito e va comprovata la maggiore età per entrare in quasi tutti i locali, fatta eccezione per i ristoranti e i bar, ed è necessario per l’acquisto degli alcolici, delle sigarette e dei prodotti da fumo. Se gli italiani sono più irriverenti e trasgressivi per quel che riguarda il rispetto di alcune regole, gli australiani hanno invece un forte senso della legalità.
Un’ altra proibizione diffusa in Australia riguarda la possibilità di fumare negli spazi aperti ed è associata agli elevatissimi prezzi delle sigarette, ben diversi da quelli italiani, dove la campagna contro il tabagismo è sicuramente meno ferrea. La motivazione però non è legata al prezzo, ma piuttosto affonda le sue radici all’interno di più generali aspetti socio-culturali. Il fumo è infatti mal visto e considerato un vizio di basso rango, oltre ad essere dannoso per la salute.
Lifestyle
Una delle principali analogie tra i due Paesi riguarda invece l’equilibrio tra la propria vita privata e quella lavorativa, il lavoro è sicuramente importante, ma non si vive solo per quello. Gli australiani, proprio come gli italiani amano ritagliarsi del tempo per stare con la propria famiglia, andare in vacanza o godersi un week end tra amici. La differenza sta nel fatto che chiedere un permesso per motivazioni personali in Australia è la normalità, nessuno viene giudicato per questo, molto spesso invece, in Italia si riscontra molta meno flessibilità.
Lavoro e vita professionale
Quest’ultima considerazione ci fornisce un ottimo assist per parlare di lavoro e farvi capire su quali caratteristiche si sostanziano le principali differenze tra i due paesi. Prima di tutto i lavoratori in Australia non si sentono costretti a rimanere sul posto di lavoro oltre l’orario previsto, come purtroppo succede molto spesso ancora oggi in Italia, se si decide di farlo, questo è certamente legato ad una scelta volontaria e sempre retribuita come extra. Sicuramente un aspetto più confortante rispetto a quanto accade in Italia, è quello che a prescindere dall’impiego svolto, per gli australiani esiste un minimo legale sotto al quale è vietato essere retribuiti. Questo non significa che le retribuzioni dei lavoratori australiani siano del tutto omogenee, le variabili sono, per esempio, legate alla posizione lavorativa svolta, ai titoli di studio, al percorso professionale, alla conoscenza della lingua inglese e spesso anche alla capacità di negoziazione di cui è dotato il dipendente nella trattativa con il proprio datore di lavoro o la propria azienda. A questo proposito affrontiamo anche l’argomento del sistema educativo, chiaramente legato alle opportunità professionali. Sentirete spesso dire che l’ Australia è fortemente sbilanciata verso il privato. Questa è una bugia colossale: ci sono scuole private molto costose, ma ci sono anche scuole pubbliche di ottima caratura, che garantiscono la medesima qualità di insegnamento.
Negli ultimi anni la crisi però non ha fatto sconti a nessuno e ci ha reso tutti un po’ simili, anche in Australia come in Italia e nel resto del mondo, la situazione è molto lontana dall’essere idilliaca, per quanto riguarda le possibilità di trovare un buon lavoro in un periodo di tempo relativamente breve. La concorrenza è molto forte sul piano professionale, sia per quanto riguarda le aziende che i singoli individui, la mobilità delle persone è cambiata e di conseguenza anche la durata e la tipologia degli spostamenti, a cui sono legate tutte una serie di esigenze di volta in volta sempre diverse.
Università
Gli studenti australiani, che ottengono i voti migliori al college, hanno un “diritto di scelta” prioritario sulla facoltà ed Università da frequentare, mentre coloro che hanno ottenuto i voti più bassi devono accontentarsi di frequentare le Università meno blasonate e in questo aspetto l’Italia, che potrebbe sembrare meno forte sul piano della meritocrazia, lo è invece su quello dell’emarginazione. Importante è infine ricordare che se da una parte il carattere di scelta sia basato su aspetti fortemente meritocratici, al punto di diventare alle volte vincolanti, dall’altra il governo australiano permette ai giovani di comprendere quanto sia importante investire sul proprio futuro, senza necessariamente far conto, come risorsa o come limite, allo status sociale delle loro famiglie di origine. Vi starete chiedendo a questo punto, come questo sia possibile. Vi accontentiamo subito. Una volta in Australia gli studi erano totalmente gratuiti, ora non lo sono più, ma lo studente gode di un prestito governativo che dovrà rimborsare dopo che avrà iniziato a lavorare, e solamente se guadagnerà una determinata cifra.
In Italia il tasso di disoccupazione rimane purtroppo più alto rispetto a quello australiano, e una nota di dolore e di delusione certamente accompagna queste righe. La visione pratica di una vita fondata sulla creazione del futuro, piuttosto che sull’attitudine alla riduzione del danno, è forse proprio quello che l’Italia avrebbe bisogno di emulare all’Australia, nel rispetto del futuro e delle generazioni che saranno artifici della sua bellezza.
In conclusione
Queste sono le principali differenze tra l’Italia e l’Australia. Se vuoi sapere come funziona un trasloco verso l’Australia o la Nuova Zelanda, ti invitiamo a visitare il sito di Bliss Moving dove troverai maggiori informazioni.